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Carte Revolving: Cosa sono e quando utilizzarle

Le carte revolving sono una particolare tipologia di carta di credito con cui la banca assicura al cliente la disponibilità di un certo fido mensile da utilizzare addizionalmente a quanto ha a disposizione sul proprio conto in banca, fido che poi può essere restituito dal cliente stesso secondo rate mensili fisse, il cui importo viene definito d’accordo tra banca e cliente al momento della costituzione del contratto. In pratica le carte di credito revolving consentono a chi le possiede, di accedere a tutti i benefici finanziari tipici di un fido bancario senza però avere l’onere di dover ridiscutere ogni volta con la banca i termini di questo contratto e soprattutto senza la necessità di doverlo richiedere ogni mese. Oltre alle funzioni classiche di una carta di credito tradizionale, una carta di credito revolving può anche essere utilizzata come carta bancomat con cui prelevare presso qualsiasi sportello ATM in Italia ed all’estero.

Chi può richiedere una carta revolving e quanto costa?

Per come è concepita la carta revolving non è altro che una forma particolare di prestito che la banca concede ai propri clienti; per questo la sua richiesta viene spesso sottoposta a controlli da parte della banca che, nel suo interesse, ha bisogno di accertarsi che il cliente sia effettivamente in grado di restituire le cifre ricevute. Inoltre, proprio la presenza di un prestito fa sì che la gestione di una carta revolving abbia dei costi, anche piuttosto consistenti, da sostenere. Si parla infatti di un tasso di interesse medio sulle cifre prese in prestito dell’ordine del 15% circa. A questo vanno poi aggiunti i costi fissi di gestione della pratica (1.50 euro circa) ogni qualvolta si accede al fido collegato alla carta revolving oltre ai costi per i prelievi da sportello bancomat.

Come scegliere una carta revolving?

Sono quattro i fattori principali da considerare quando si sceglie una carta di credito revolving. Le due più importanti sono il tetto massimo di spesa (ovvero il fido massimo) concesso al cliente ed il tasso di interesse applicato sulle rate di restituzione del prestito. In seconda istanza bisogna anche considerare i costi di “accensione” della carta di credito revolving ed i costi annui e quelli relativi alle operazioni da sportello In alcuni casi le carte di credito di revolving possono anche riconoscere dei premi, a punti o in denaro, agli utenti “più spendaccioni”. In pratica più il cliente spende, più la carta di credito revolving lo premia; il cliente può poi scegliere se restituire le somme utilizzate per le proprie spese in un saldo unico o a rate. Glossario e approfondimenti: conto in banca: http:// www.conticorrentiaconfronto.it/conto-corrente-bancario carta di credito: http:// www.conticorrentiaconfronto.it/carta-di-credito fido bancario: http:/ /www.bankpedia.org/index.php/it/101-italian/f/20121-fido-bancario

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Luca Bozzi, writer freelance, e titolare del sito Conti Correnti a confronto nel quale è possibile confrontare conti correnti, ma anche conti deposito.

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